1985 | Megion | Russian Federation
Masha GorodiLova nasce in Siberia dove si forma artisticamente, frequentando la scuola d’arte dove sviluppa una sensibilità visiva fortemente legata all’osservazione del corpo e dell’emotività umana.
Trasferitasi in Italia, affianca al percorso artistico una lunga esperienza nel mondo della moda, che contribuisce a definire il suo approccio estetico: attento al dettaglio, al gesto, ai materiali, ma sempre guidato da una tensione emotiva sottile.
Vive e lavora a Roma, in un attico-studio dove crea immersa nel silenzio urbano e nella presenza costante dei suoi due cani Jack Russell Zaika e Yoshi compagni di vita e presenze ricorrenti nel suo immaginario pittorico.
La sua ricerca si concentra sul rapporto tra essere umano e animale, sulla vulnerabilità dei corpi imperfetti, sull’inquietudine emotiva che si nasconde dietro le forme più delicate. Lavora principalmente con tecnica mista su tela e carta, utilizzando una palette di colori pastello che contrasta con la profondità psicologica dealle sue composizioni.
Le sue mostre, personali e collettive, sono state ospitate in gallerie e spazi indipendenti in Italia e all’estero. Il suo lavoro ha ricevuto attenzione per la capacità di evocare emozioni autentiche, restituendo dignità e profondità al mondo animale nella contemporaneità.
Attualmente vive e lavora a Roma.
25-31 Ott 2025
Vernissage
Sabato 25 Ott 18:30-21:30
Nel mondo figurativo di Masha GorodiLova il corpo umano e quello animale convivono in una dimensione sospesa, fragile e profondamente empatica. Le sue tele, abitate da figure nude e massicce, sembrano emergere da un silenzio denso, come se la pittura fosse il mezzo per rendere visibile un dialogo interiore tra la vulnerabilità e la tenerezza.
In questi lavori l’artista trasforma la corporeità in un linguaggio emotivo: i corpi non sono idealizzati, ma raccontano la fatica dell’esistenza, la pesantezza e insieme la grazia del vivere. Il colore, steso in velature leggere, crea un contrasto delicato con la densità psicologica delle figure, dove ogni gesto — una mano poggiata su un cane, uno sguardo rivolto al cielo, una postura raccolta — diventa un atto di intimità e rivelazione.
Gli animali, compagni e specchi dell’essere umano, non sono semplici presenze accessorie. Diventano parte integrante del racconto pittorico, simboli di fedeltà e di ascolto, creature che abitano la stessa dimensione emotiva dei loro padroni. Nelle loro linee morbide e nei toni quieti si riflette una forma di purezza che l’artista riconosce come necessaria, una soglia di contatto con la natura e con il sé profondo.
Il rapporto human & animal in GorodiLova non si riduce a una rappresentazione affettiva: è una riflessione esistenziale sull’equilibrio tra fragilità e sopravvivenza, tra solitudine e prossimità. I corpi - umani e animali - condividono uno stesso spazio pittorico fatto di segni essenziali, oggetti quotidiani, simboli enigmatici che evocano il ricordo, l’attesa, la speranza.
Ogni tela diventa così un microcosmo dove la pittura, spogliata di ogni retorica, restituisce la dignità del vivere nella sua forma più autentica: imperfetta, tenera, commovente.