Le opere esposte sono parte di un lavoro iniziato nel 2015
Il nome del progetto è “Qvanto”
Il concetto di base, prende a prestito metaforicamente il pilastro su cui si fonda la fisica quantistica
“L’osservatore crea la realtà arbitrariamente e in quel momento provoca il collasso della materia, il cui stato precedente è in divenire”.
E’ qui che nasce la possibilità teorica dell’oleogramma e anche la possibilità di spiegare un concetto “semplice, ma ambiguo” (cit.Elio e le Storie Tese)
Partendo dalla fenomenologia della materia mi sono ritrovato in un campo quantico,
ché la diritta via era smarrita…
La mia ricerca si può sintetizzare attraverso questi percorsi fondamentali:
Lo spazio apparentemente caotico , che suggerisce di lasciarmi andare tra i paradossi visivi.
L’idea che questa nuova dimensione al confine con la nostra, si definisca attraverso un foglio multiversico, su cui ho deciso di operare, con la pazienza di un giocatore che vuole superare un quadro/livello di un videogame, senza avere reali istruzioni.
Esaltare il concettosi “Simmetria” come atto creativo della geometria euclidea che perfeziona artificialmente l’atto della creazione di vita biologica.
Ma sopratutto
Sulla ricerca di “Grazia” che un quadro può dare ad un interno.
Sulla volontà di creare ritratti che possano essere amati e quindi preservati nel futuro.
Questo è Qvanto